TeAm: assemblea rinviata, ma sulla probabile nomina aquilana è polemica dentro e fuori la maggioranza

TERAMO – Se ne riparlerà (forse) lunedì prossimo per conoscere il designato del sindaco nel consiglio di amministrazione della Teramo ambiente. Anche ieri pomeriggio, per impegni del curatore fallimentare Marco Basaglia, l’assemblea dei soci della partecipata è saltata per la seconda volta. Se il prossimo impegno non fosse stato già concordato tra lo stesso Basaglia e Gianguido D’Alberto, oseremmo dire che mandare deserta la convocazione potrebbe rivelarsi una strategia dell’attuale socio privato, per arrivare fino alla pronuncia del giudice delegato al fallimento Enertech su chi sarà, tra Franco Iachini e Stefano Gavioli, il nuovo partner del Comune nella partecipata, dopo il ricorso contro l’esito dell’asta. Dunque, bisognerà attendere fino a lunedì prossimo per conoscere il designato che poi, in seno al Cda, andrà a ricoprire il ruolo di presidente. Ma l’attesa è terreno fertile per i rumors, che vogliono sempre più favorito per la nomina Luca Zaccagnini, 39enne ingegnere aquilano, dirigente della Ecolan e già consulente della Regione, la società partecipata che gestisce il servizio rifiuti a Lanciano. Rumors che serpeggiano anche tra la maggioranza di D’Alberto, dove sono sempre più insistenti le voci di una pressione esercitata da alcuni ambienti del Partito democratico su questa nomina in particolare. Nomina che avrebbe fatto storcere il muso a più di qualcuno nel gruppo civico di Podemos, la lista che ha indicato e sostenuto D’Alberto alle elezioni amministrative del 2018, e la presunta mancata consultazione del gruppo, su una indicazione così importante, avrebbe agitato più di un civico. Che il Pd spinga sul nome di Zaccagnini, avrebbe origini lontane: l’accostamento lo fece nel 2016 anche il parlamentare di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano, per criticare alcune assunzioni fatte dalla politica proprio alla Ecolan, senza una procedura concorsuale ma, nel caso dell’ingegnere ambientale, con una chiamata attraverso la società interinale Quanta. D’Alberto ha sempre dichiarato che la nomina in Teramo Ambiente sarà effettuata sulla base della competenza, della professionalità e della più assoluta trasparenza, sneza il ricorso alla politica, ma non manca chi, in queste ore, sposta la polemica sul campanile: è paradossale, dicono, che il sindaco D’Alberto si spenda per la battaglia della Camera di commercio, per sventare il trasferimento all’Aquila, e per la guida della partecipata più importante per la città chiama un dirigente aquilano.